- un bel cosciotto d'agnello, aglio, sale,pepe, rosmarino, salvia, il succo di un limone, 1 bicchiere di vino rosso, una piccola cipolla, 4 patate
Il mio primo abbacchio vero, quello de Roma, l’ho mangiato il giorno di Pasqua del 1988, nel primo e forse unico ristorante aperto che avesse un tavolo libero per 2 poveri turisti affamati in una Roma pressoche’ deserta e soleggiata. Non ricordo assolutamente il nome del ristorante, ma il pranzo…quello si…mitico!
Da allora il mio abbacchio pasquale lo preparo cosi’.
Mi procuro con qualche giorno d’anticipo un bel cosciotto d’agnello e lo lascio in freezer a frollare.
Lo lascio a bagno in acqua e aceto per una notte e a scolare alcune ore, lo incido con alcuni tagli paralleli, infine lo sistemo in un recipiente con gli odori (aglio, sale,pepe, rosmarino, salvia) e il succo di un limone, massaggiandolo bene e lo lascio marinare un giorno in frigo con aggiunta di un bicchiere di vino rosso.
Il giorno della cottura lo tolgo dalla marinatura e o sistemo in una teglia con un altro bicchiere di vino rosso e lo faccio cuocere in forno caldo a 180 gradi per circa 40 minuti, coperto con un foglio di alluminio.
Lo tolgo dalla ruola e nel suo sugo di cottura aggiungo patate tagliate a tocchetti con qualche fettina cipolla, sale, pepe, rosmarino e un filo d’olio d’oliva. Infine riappoggio il cosciotto sopra le patate e porto il tutto a cottura in forno, girando un paio di volte le patate nel sugo rimasto, finche’ le patate ed il cosciotto risultano arrostiti e ben croccanti in superficie.
I tagli fatti aiutano a porzionare l’abbacchio e a servirlo in tavola con le patate ben insaporite di contorno.
Buon appetito!